lunedì 8 maggio 2017

Recensione: Humans stagione 2


Trama:  Il titolo già fornisce indicazioni sul soggetto, ovvero la relazione tra uomini e robot, in particolare denominati Synth che di fatto sono dei fedeli “servitori” degli umani, non solo per aiutare nel lavori domestici ma anche come compagnia. Ma fino a quando rimmarranno separati i confini tra fedele ubbidienza e potenziale indipendenza, fatta di pensiero e sentimenti propri?
Leo di spalle, e Max quello di fronte

Voto: 5/5

Mio parere: La serie prende spunto da quella "madre" Real Humans del 2012 di origine Svedese. Troviamo come dice la trama dei Sinth robot (come potete vedere anche dall Gif) quasi uguali a noi, in pelle, simili agli umani, che parlano. Possono sapere più lingue, fanno vari lavori, sono cordiali. Però si diferenziano da noi perché non provano sentimenti, hanno gli occhi azzurri se non appartengono a qualcuno e poi di un verde particolare, si muovono in modo meccanico, parlano in modo meccanico e si caricano alla corrente elettrica come un cellulare, hanno una spina che va collegata con un foro che si trova in un fianco. Perdono persino un liquido blu se la pelle viene lacerata, come se fosse sangue. Alcuni di questi Sinth come scopriamo nella prima stagione cambieranno in qualche modo e capirete poi perché. Cosa accade nella seconda? NO SPOILER! ci saranno nuovi personaggi, uno di quelli vecchi muore, e forse rischia anche un'altro. Uno dei vecchi personaggi inizia a fingersi un Sinth forse perché gli macano gli altri, forse perché non si sente molto considerato. Conoscermo anche V una mente sviluppata che vive con una dottoressa, ma è molto diversa dai Sinth anche da quelli speciali. Vedrete come! e sopratutto ci saranno i serafini chissà chi sono? non vedo l'ora ci sia la terza stagione (almeno così pare) per capire come continuano le loro avventure. Prima o poi vedrò anche Real humans, che guardì qualche minuto della prima puntata ed inizia in un modo diverso dalla prima di Humans della stagione uno.
Anita/Mia

domenica 7 maggio 2017

Desiderium 68°

Qui metterò i libri che ho nella lista desideri (come la chiama Anobii) e che spero prima  o poi di poter leggere. Questa settimana per la rubrica scelgo... Storie della buonanotte per bambine ribelli 

Prezzo: 19.00€
Pag: 224

Trama: Alle bambine ribelli di tutto il mondo: sognate più in grande, puntate più in alto, lottate con più energia. E, nel dubbio, ricordate: avete ragione voi. C’era una volta una bambina che amava le macchine e amava volare; c’era una volta una bambina che scoprì la metamorfosi delle farfalle... Da Serena Williams a Malala Yousafzai, da Rita Levi Montalcini a Frida Kalo, da Margherita Hack a Michelle Obama, sono 100 le donne raccontate in queste pagine e illustrate da 60 illustratrici provenienti da tutto il mondo.

sabato 6 maggio 2017

Recensione: Walt prima di Topolino di K. Lee


Trama: Un film incentrato su Walt Disney ambientato prima della Depressione, quando si trasferì dal Missouri alla California. La pellicola si basa sul libro "Walt Before Mickey"

Voto: 5/5

Mio parere: Il film inizia con Walt bambino che disegna la fattoria del padre, con non molta gioia di quest'ultimo. Quando la famiglia si trasferisce perché il padre è malato, a Walt lo stesso la passione per i disegni non è mai passata. Anche se il padre prima e lo zio poi non lo vedono come un vero lavoro, che possa portargli fama ma sopratutto soldi per vivere. Lui non si da per vinto e continua testardo per la sua strada, che non sarà tutta rosa e fiori, ma che lo porterà poi con molti sacrifici ad essere uno degli uomini più influenti degli ultimi tempi. Bellissimo film, peccato che molti come i documentari non siano doppiati, ma dovete leggere i sottotitoli e guardare il film. Per me non è un gran probmlema, ma capisco possa esserlo per altri. Secondo me è benfatto, e poi ho scoperto delle cose, che Walt aveva un fratello maggiore che ha lavorato poi per lui, che molti di quelli che lavoravano per Walt poi dopo hanno fatto cariera anche da soli, ci sono anche creatori di altri famosi personaggi. Il fatto che Oswald il coniglio fortunato non fosse solo un'idea sua, ma che venisse anche da un'altra persona. E qui per chi come me non lo sapesse viene spiegato che fine fa, e perché poi lui crea Topolino. Che ricordiamo agli inizi si doveva chiamare Mortimer Mouse, un nome non proprio carino per un cartone da bimbi. Infatti pare che sia stata proprio la moglie (così si vede nella pellicola) che gli suggerisce qualcosa di meglio. Mickey. Un'altra cosa che non sapevo che Alice era già stato un film con personaggi anche in carne ed ossa, e che da quanto ho capito, ci furono più capitoli.